La Legge di Bilancio è in discussione alla Camera dei deputati e il PD si fa avanti con una proposta per finanziare le politiche attive del lavoro. Un emendamento a firma della Presidente della Commissione Lavoro Deborah Serracchiani (in foto) infatti prevede l’introduzione di un Voucher formativo per i lavoratori in cassa integrazione e NASpI quale strumento di protezione per gestire l’emergenza sociale che potrebbe verificarsi nel corso del 2021 dopo la fine del blocco dei licenziamenti.
In buona sostanza la proposta è quella di estendere l’Assegno di ricollocazione (Adr) anche ai non percettori del Reddito di cittadinanza (oggi è previsto solo per questa categorie).
Lo annuncia Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Assegno di ricollocazione obbligatorio a chi dal 1° gennaio è sospeso dal lavoro e messo in cassa integrazione, a chi viene licenziato e a chi è in disoccupazione (Naspi o Discoll) da almeno 4 mesi. Il voucher, da 250 a 5mila euro elevabili a 7mila in caso di integrazione con un percorso formativo, deve essere utilizzato per ottenere un servizio di assistenza intensiva alla ricerca di un altro impiego. In campo, in prima battuta, i centri per l’impiego, chiamati a prendere in carico il soggetto, a “profilarlo” e a rilasciare l’assegno di ricollocazione. Poi, spazio alle agenzie per il lavoro (autorizzate) per l’effettiva attività di placement e che vengono remunerate in due momenti: 40% del corrispettivo (calcolato essenzialmente sul livello di occupabilità della persona) a processo, il restante 60% a risultato, vale a dire alla firma del contratto di lavoro. Previsti anche incentivi alle imprese: sgravi del 50% per 18 mesi in caso di sottoscrizione di un rapporto a tempo indeterminato, che scendono a 12 mesi se l’impiego è a termine”.
Dunque un Voucher per formarsi e trovare lavoro, questa è l’idea, già annunciata dalla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo nelle scorse settimane ai sindacati. Voucher che sarà speso col supporto delle Agenzie per il lavoro che saranno ricompensate gradualmente, 40% in anticipo e il restante 60% alla firma del contratto di lavoro.
Per sapere cos’è l’assegno di ricollocazione e gli importi previsti clicca qui.
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