Natale in “rosso”: 8 giorni a casa e 3 in libertà

Il Governo nella giornata di oggi dovrebbe definitivamente dare il via libera al nuovo Dpcm che introdurrà una nuova stretta per il periodo natalizio. Una decisione definitiva ancora non è stata presa ma secondo fonti di stampa, in particolare Corriere.it sarebbero sostanzialmente due le ipotesi in campo.

“La prima ipotesi, – si legge sul quotidiano on-line – frutto della mediazione di Giuseppe Conte, prevede di interrompere il lockdown con tre giorni di «aria», per consentire agli italiani di riprendersi un pezzetto di libertà prima di richiudersi in casa. Se dovesse passare la linea soft, lo stop alla circolazione anche nel proprio comune e la chiusura di bar, ristoranti e negozi scatterebbe nei festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 3 gennaioOtto giorni di restrizioni: dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio. Mentre il 28, 29 e 30 dicembre, bar e ristoranti sarebbero aperti fino alle 18 e i negozi fino alle 21; all’interno della Regione sono consentiti gli spostamenti”.

Il secondo e più drastico scenario, – continua Corriere.it caldeggiato con forza dall’ala rigorista dei ministri Speranza, Franceschini e Boccia, fermerebbe l’Italia dal 24 dicembre al 6 gennaio, senza interruzioni. «Natale è più rischioso di Ferragosto — ha spiegato il ministro degli Affari regionali a sindaci e governatori —. È opportuno chiudere il più possibile fino all’Epifania». Quindi no alle feste, agli assembramenti,ai cenoni. «Dobbiamo tutelare soprattutto i più anziani» è l’appello di Boccia, condiviso dal presidente dell’Anci Antonio Decaro che teme «assembramenti ingovernabili» il 24 e il 31″.