RAI – Conte: “Scuola? Non riaprirà al 100%. Stiamo lavorando a questa soluzione”

Durante la puntata del 23 dicembre della popolare trasmissione televisiva “Porta a Porta, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rilasciato una lunga intervista al conduttore Bruno Vespa.

Molti i temi toccati nel dibattito, tra cui quello delle Scuola che secondo il Dpcm 3 dicembre dovrebbe riaprire con la didattica in presenza per il 75% degli alunni ma la realizzazione di questo obiettivo va conciliata con la riorganizzazione dei servizi trasporto per evitare assembramenti nelle città.

In un sistema complesso come quello italiano – spiega Conte – con strutture articolate e complesse, anche burocratiche, consolidate, non è pensabile immaginare da un momento all’altro di rivoluzione tutto. Sono comparti che difficilmente dialogano tra di loro, sono strutture sedimentate, c’è da fare un dialogo tra il centro e autorità locali, territoriali e periferiche”. “Qualcuno pensa che noi abbiamo la bacchetta magica e possiamo come Governo cambiare tutto già da domattina, […] invece no, non è così, non abbiamo neppure i poteri per farlo”.

“Riaprirà il 7 gennaio?” domanda a quel punto Vespa.

Nella risposta Conte prova a spiegare la complessità della situazione. “Per superare certe criticità che si sono verificate adesso stiamo lavorando con un criterio diverso. Non possiamo pensare di governare tutto dal centro: scuole e trasporti”. Stiamo percorrendo un’altra strada a livello provinciale, “con le prefetture c’è un tavolo da giorni a cui stanno lavorando Azzolina, De Micheli e Boccia” e le autorità locali. L’obiettivo è “distribuire l’orario di ingresso e l’orario di uscita non in termini astratti ma sulla base delle specificità dei territori e far ripartire con la massima sicurezza e riprendere la didattica in presenza, anche nelle scuole secondarie superiori”. Ma – ci tiene a sottolinearlo – “non al 100%” (l’accordo Stato-Regioni parla infatti di un avvio al 50% per poi salire gradualmente al 75%).

Dunque tutti ripartono il 7 gennaio con soluzioni differenziate. E’ questa la sintesi del discorso di Giuseppe Conte.

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