A pochi giorni dall’approvazione definitiva della Legge di Bilancio già si inizia a ragione sul post legge di Bilancio ed in particolare sulla riforma previdenziale che dovrà essere messa in campo in vista della sperimentazione di Quota 100, al termine del 2021.
“L’idea al momento prevalente tra i tecnici del Mef – scrive Il Sole 24 Ore in edicola oggi – è quella di mantenere i costi in ogni caso sotto 5 miliardi l’anno e di scendere possibilmente a 3-4 miliardi”.
Secondo il quotidiano economico questo obiettivo finanziario consentirebbe di mettere in campo quella proposta di “Quota 102” che circolava negli scorsi mesi:
“Tra le ipotesi sul tavolo c’è quella di una flessibilità in uscita partendo da 64 anni d’età e 38 di contributi con “contributivo” puro almeno per gli anni d’anticipo. Possibili soglie più basse (62 anni) per i soggetti impegnati in attività gravose“.