La crisi economica legata alla pandemia ha accelerato i lavori parlamentari sulla ”cassa integrazione” per i liberi professionisti con partita Iva iscritti in via esclusiva alla gestione separata dell’INPS.
Per questi la Legge di Bilancio, che sarà approvata dal Senato entro la settimana prossima, viene riconosciuta nel triennio 2021-2023 un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (lISCRO), erogata dall’Istituto previdenziale in caso di un calo di reddito da lavoro autonomo.
L’assegno dell’ISCRO dovrebbe aggirarsi, a seconda dei casi, tra i 250 e gli 800 euro al mese per un massimo di sei mesi.
Quali sono i requisiti?
Come detto, l’assegno potrà essere richiesto a fronte di un calo consistente del reddito da lavoro autonomo. In modo particolare, il reddito registrato nell’anno precedente la richiesta dovrà essere inferiore al 50% della media dei redditi dei tre ulteriori anni precedenti e, in ogni caso, non superiore a 8.145 euro. Dunque, ad esempio, per il 2021 si dovrà considerare il reddito 2020, che dovrà essere inferiore al 50% della media di quelli del triennio 2017-2019.
Come presentare la domanda
La domanda dovrà essere effettuata direttamente dall’interessato all’Inps, inoltrando le autocertificazioni dei redditi che verranno poi verificati dall’Agenzia delle Entrate. La richiesta dovrà essere inoltrata entro, e non oltre, il 31 ottobre di ogni anno, ma una volta sola nel triennio, e l’indennità verrà erogata dall’Inps fino a esaurimento della copertura finanziaria prevista.