Approvata dalla Camera dei Deputati il testo della Manovra passa ora al Senato per l’ok definitivo, che arriverà in settimana se si vuole evitare l’esercizio provvisorio. Una lunga lista di articoli e provvedimenti che riguardano imprese, lavoratori e cittadini a partire dal 2021.
Tra questi fa il suo esordio in un testo di legge l’Assegno unico per i figli (chiamato anche Assegno universale), su cui sta spingendo da mesi la Ministra “renziana” per la Famiglia e le Pari Opportunità Elena Bonetti (in foto).
La misura partirà dal 1° luglio 2021 e secondo quanto evidenziato dal quotidiano La Stampa in edicola oggi, per ora è stato finanziato solamente per prossimi due anni. Una contraddizione, se si pensa che l’Assegno dovrà accompagnare i figli fino al compimento dei 21 anni di età.
“Con 3 miliardi stanziati per il 2021 e 5,5 per il 2022 dal prossimo primo luglio – scrive il quotidiano torinese – vedrà finalmente la luce l’assegno unico per i figli. Indicativamente il contributo andrà dal settimo mese di gravidanza sino ai 21 anni di età e varrà sino ad un massimo di 200 euro/al mese. Nelle intenzioni del Governo questo è il primo passo che condurrà ad una vera e propria riforma del Fisco, intervento che partirà dal 2022 con una dotazione iniziale di altri 2,5 miliardi”.