Terziario. Vaccini Covid-19: indispensabile includere gli addetti dei servizi di pulizia e sanificazione in ambito sanitario.

Roma, 29 dicembre 2020 – “Non si possono escludere le lavoratrici e i lavoratori dei servizi di pulizia e sanificazione in ambito sanitario, sociosanitario e RSA dal Piano di vaccinazione prioritario anti-SARS-CoV/COVID-19 avviato in questi giorni”, è quanto affermano Maria Grazia Gabrielli, Davide Guarini e Claudio Tarlazzi, Segretari Generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil, in una lettera inviata al Ministro della Salute ed a altre Autorità impegnate nell’emergenza della pandemia in atto.
“Le lavoratrici e lavoratori dei servizi in appalto di pulizie e sanificazione che operano nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e nelle RSA, parimenti al personale diretto, sono “in prima linea” fin dall’inizio dell’emergenza pandemica e, come loro, hanno un rischio elevato di essere esposti al contagio da COVID-19 e di trasmetterlo a pazienti e persone vulnerabili in contesti sanitari e sociali, pertanto – proseguono Filcams, Fisascat, Uiltrasporti – la loro mancata inclusione realizzerebbe un’ulteriore, grave difformità di trattamento tra lavoratori diretti e lavoratori in appalto che è assolutamente inaccettabile, a maggior ragione in questa fase particolarmente delicata dove la non omogeneità di tutele può mettere a rischio gli standard di sicurezza e protezione dal contagio di tutto il sistema di prevenzione”.
“Vaccinare prioritariamente anche queste lavoratrici e lavoratori, al pari del personale sanitario, aiuterà certamente a mantenere la resilienza del servizio sanitario stesso”.
“Fin dall’inizio del drammatico periodo della pandemia, queste lavoratrici e lavoratori sono stati troppo spesso dimenticati. C’è stata scarsa considerazione del valore del loro lavoro, che invece è indispensabile, per questo – concludono i Segretari Generali – ci aspettiamo un riscontro positivo alla nostra richiesta, a tutela di lavoratrici e lavoratori, che da mesi, insieme a molti altri, sono in prima linea nell’interesse dell’intera collettività”.

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Fonte: cisl.it