Le regole del rientro a Scuola dal 7 gennaio sono scandite da una Nota del Ministero dell’Interno datata 31 dicembre 2020 e riportate anche dai principali quotidiani in edicola oggi.
“I documenti operativi prefettizi hanno concordato, con i partecipanti ai Tavoli di coordinamento, le soluzioni più appropriate, territorio per territorio, – precisa la nota – con l’obiettivo fissato dal d.P.C.M. del 3 dicembre 2020, del rientro in presenza del 75 per cento della popolazione studentesca“.
Obiettivo “di prospettiva” – quello riportare in aula il 75% della popolazione scolastica – visto che dal 7 gennaio si rientrerà al 50% con 4 novità:
“Per quanto concerne il comparto trasporti – prosegue la nota del Ministero – sono state messe a disposizione le risorse finanziarie destinate a coprire i costi dei servizi aggiuntivi per potenziare, in modo corrispondente alla predetta percentuale del 75 per cento, il sistema dei trasporti in termini di mezzi e di kilometri percorsi (oltre 300 milioni di euro)”.
LE REGIONI CHE DIFFERENZIANO GLI ORARI DI INGRESSO
La scelta di di differenziare gli orari di ingresso e di uscita degli istituti scolastici è stata optata dalle seguenti regioni: Abruzzo, Calabria, Campania (ad eccezione della provincia di Benevento che ha riportato l’ingresso su un unico turno), Friuli Venezia Giulia (ad eccezione della provincia di Gorizia che ha riportato l’ingresso su un unico turno), Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana (ad eccezione della provincia di Lucca che già prevedeva esclusivamente una flessibilità in entrata).
In queste Regioni il servizio di trasporto pubblico locale è stato già parametrato al 75 per cento della popolazione studentesca interessata e sarà così operativo a partire dal 7 gennaio.
REGIONI CON UN UNICO TURNO DI INGRESSO
Hanno confermato l’organizzazione scolastica sulla base di un unico turno di ingresso le seguenti regioni: Basilicata, Emilia Romagna, Molise, Sardegna (ad eccezione della provincia di Cagliari che, solo per i licei, mantiene il doppio turno di ingresso) e Veneto (ad eccezione della provincia Treviso, che ha confermato la scelta dei turni di ingresso del doppio turno di ingresso e uscita). Anche per queste Regioni i servizi aggiuntivi verranno dispiegati secondo le indicazioni contenute nei documenti operativi, salvo lievi riduzioni che potranno essere concordate con i rappresentanti del comparto regionale del trasporto.
Nelle regioni Marche, Piemonte, Sicilia e Umbria, ove era stata prevista, sulla base del documento operativo prefettizio, la differenziazione degli orari di ingresso e di uscita, la componente scolastica ha optato per riportare temporaneamente l’ingresso su unico turno, tenuto conto che la percentuale precedentemente prevista per il primo dei due turni di ingresso già corrispondeva al 50% della popolazione studentesca interessata.
Anche per queste Regioni i servizi aggiuntivi verranno dispiegati secondo le indicazioni contenute nei documenti operativi prefettizi, salvo lievi riduzioni che potranno essere concordate con i rappresentanti del comparto regionale del trasporto.
Fonte: Ministero dell’Interno