Più ci si avvicina al 7 gennaio, data in cui saranno riaperte le scuole superiori in tutta Italia con una presenza iniziale degli alunni in aula pari al 50%, su due turni, e più si alza il muro delle Regioni, fortemente dubbiose rispetto a questa soluzione, ritenuta pericolosa in vista della annunciata terza ondata dei contagi invernali.
In Campania, ad esempio, l’amministrazione regionale ha deciso per un rientro graduale: le superiori partiranno il 25 gennaio. Mostrano perplessità anche il Veneto (il governatore Luca Zaia continua a considerare le scuole come luogo di diffusione del contagio) e la Puglia che ha deciso di lasciare alle famiglie la possibilità di scegliere tra la didattica in presenza o a distanza dal 7 gennaio.
E questo il quadro che offre il quotidiano La Stampa in edicola oggi, che raccoglie anche le dichiarazioni dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio molto vicino al Presidente regionale, Segretario del PD Luca Zingaretti. “L’assessore alla sanità Alessio D’Amato – si legge sul quotidiano torinese – ha lanciato un appello al governo «Con questi dati in crescita faccio un appello al Governo a riflettere bene sulla riapertura delle scuole il 7 gennaio. Devono rimanere chiuse»”.