Varato il nuovo Decreto legge 4 gennaio 2021, in vigore dal 7 gennaio che avrà efficacia fino al 15 gennaio, il cd. Decreto ponte.
Secondo quanto riferisce Palazzo Chigi in una nota la riunione si è chiusa alle 00:35 e ha approvato nuove disposizioni urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid19.
Queste in sintesi le nuove misure.
SPOSTAMENTI TRA REGIONI: DIVIETO
SI ESCE UNA SOLA VOLTA AL GIORNO
Lo spostamento verso una sola abitazione privata è consentito una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00.
Per quanto riguarda le visite resta fermo il limite di due persone, ulteriori rispetto a quelle già conviventi nella abitazione in cui si è destinati. Sono esclusi dal calcolo i minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
GIORNI IN FASCIA ARANCIONE
Nei giorni 9 e 10 gennaio sull’intero territorio nazionale si applicano le regole della fascia arancione, ma sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
Si tratta della medesima misura già attuata nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio: una zona arancione con eccezione per i cittadini che vivono nei comuni fino a 5mila abitanti.
NUOVO INDICE RT DALL’11 GENNAIO
Il Decreto legge prevede un’abbassamento della soglia Rt che farà scattere più facilmente la fascia arancione o rossa per le Regioni che lo raggiungono. Come ha spiegato il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a Il Mattino del 4 gennaio:
“se infatti fino ad oggi la zona rossa scattava a 1,5 e l’arancione a 1,25, dalla prossima settimana basterà 1,25 per diventare rossi e 1 per l’arancione“.
RIAPERTURA SCUOLE
E’ stato il tema più dibattuto durante il Consiglio dei Ministri, con la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e il M5S che difendevano la scelta del Governo di puntare alla riapertura del 7 gennaio e gli altri esponenti che spingevano per la riapertura nazionale da far slittare a dopo il 15 gennaio, salvo diverse ordinanze locali.
Alla fine la mediazione trovata è stata quella di spostare la riapertura all’11 gennaio. Pertantogli studenti delle scuole superiori non torneranno in classe il 7 gennaio, neppure al 50 per cento.
“Soltanto le regioni che nel monitoraggio di venerdì 8 dovessero essere rosse, secondo le nuove regole dell’indice Rt approvate ieri, non riapriranno le scuole superiori. Ma al momento nessuna Regione è vicino a quella soglia, che costringerebbe gli studenti a continuare con la Dad”, riferisce corriere.it in una news.
NOVITA’ CONTE
Il Decreto è stato approvato in tarda serata, pertanto era impensabile realizzare una diretta TV per spiegare le nuove misure. Ma stando a quello che trapela da autorevoli fonti giornalistiche il consueto discorso del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che “accompagna” l’emanazione dei nuovi decreti non si terrà neppure oggi. Segno che la tensione nel Governo è alta, a causa della crisi innescata nei giorni scorsi dal senatore Matteo Renzi.
Fonte: Governo.it
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