È arrivata la decisione del ministro della Salute Roberto Speranza sulle nuove fasce Covid “regionali” . Con un’ordinanza che firmerà in serata e che entrerà in vigore da domenica 10 gennaio e per i successivi 14 giorni, 5 regioni passeranno dalla fascia gialla a quella arancione. Si tratta di Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.
Quali conseguenze avrà questa decisione sulla Scuola e sul ritorno alla didattica in presenza?
Secondo le regole stabilite dal Dpcm del 3 novembre scorso, che vedeva per la prima volta l’introduzione del sistema delle fasce di colore, e riprese dalle regole attualmente in vigore, nelle regioni che si trovano in zona arancione possono frequentare le lezioni in presenza solamente gli studenti di elementari e medie. Per i ragazzi di superiori e licei, invece, si deve ricorrere alla famosa Dad, la didattica a distanza.
Chi, come il premier Conte e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, sperava di vedere il 50% degli adolescenti a scuola con il 7 gennaio, o al più tardi con lunedì 11, si deve purtroppo ricredere. Quindi, oltre a Friuli Venezia Giulia, Marche e Veneto (che hanno rinviato al 1° febbario con ordinanze regionali), anche le scuole di Calabria, Emilia Romagna, Lombardia e Sicilia vedranno slittare la data di apertura, in questo caso di ulteriori due settimane.
Erica Zamò