Chiusure senza ristori per le aziende, senza Bonus per i lavoratori stagionali, dello spettacolo, autonomi, ecc. e senza la nuova mensilità del Reddito di emergenza.
Arancione è il colore dell’Italia intera nel week end 9-10 gennaio per effetto del Decreto ponte del 5 gennaio. Dall’11 gennaio invece è il “turno” di 5 Regioni per effetto questa volta dell’Ordinanza del Ministro della Salute.
Arancione, un colore che, come scrive Il Sole 24 Ore in edicola oggi, “limita bar e ristoranti all’attività di asporto o consegna a domicilio e chiude medi e grandi centri commerciali nei fine settimana”. In sintesi “una nuova mazzata ai fatturati già in ginocchio di migliaia di attività commerciali”.
Ma sul consueto Decreto Ristori che accompagnava i decreti delle nuove chiusure, a cui il Governo ci aveva abituato, “è sceso il silenzio”.
Le ultime dichiarazioni risalgono a qualche giorno fa da parte dei Riccardo Fraccaro Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (per approfondire clicca qui).
Prova a fare il punto della situazione il quotidiano economico:
“il tema dei ristori è stato trasferito nel campo sconfinato delle promesse, legate al decreto «finale» (negli auspici del governo) che doverebbe mettere in moto almeno 20 miliardi di euro per i nuovi aiuti. Ma in un quadro così dinamico le calcolatrici sono continuamente al lavoro, i numeri cresono ma l’impianto è fermo. Perché al nuovo decreto serve un altro scostamento di bilancio. E lo scostamento ha bisogno di una maggioranza assoluta dei componenti alla Camera e al Senato, e quindi di un accordo politico solido sugli interventi da finanziare con il deficit aggiuntivo. In questi giorni, insomma, non è aria, tanto che nei corridoi ministeriali l’idea iniziale di mettere mano al decreto a metà mese aveva già imboccato la via del tramonto, per lasciare spazio a un più tranquillo avvio a fine gennaio”.
Dunque secondo quanto raccolto da Il Sole 24 Ore il rinvio è alla fine del mese in corso, quando i politici dovrebbero aver schiarito la mini-crisi (per ora) innescata dal partito di Matteo Renzi e i tecnici avranno messo a punto la documentazione contabile necessaria al nuovo scostamento di Bilancio.