“Le ministre Bellanova, Bonetti e il sottosegretario Scalfarotto si sono dimessi. Lo annuncia il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, in conferenza stampa alla Camera, spiegando che è stata inviata una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Le dimissioni degli esponenti di Iv all’interno dell’esecutivo aprono di fatto la crisi di governo“.
E’ quanto scrive il sito di informazione rainews.it a proposito della notizia della crisi di Governo innescata dal leader di Italia Viva Matteo Renzi e del ritiro delle Ministre “renziane” (vedi foto in basso).
Tra le dimissionarie c’è anche Elena Bonetti, Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, nonché ”madrina“ della legge sull’Assegno unico e universale per i figli che, secondo la Legge di Bilancio deve entrare in vigore a partire dal 1° luglio 2021.
ASSEGNO UNICO: COSA PREVEDE LA LEGGE DI BILANCIO
Nella Legge di Bilancio il Fondo per l’assegno universale e servizi alla famiglia viene incrementato di 3 miliardi per il 2021 e di 5,5 miliardi dal 2022. Si tratta del Fondo costituito nella passata legge di Bilancio per “dare attuazione a interventi in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alle famiglie con figli”.
ASSEGNO UNICO NEL FAMILY ACT
L’Assegno unico e universale, colonna portante dei servizi alla famiglia, non è però regolamentato a tutti gli effetti dalla Legge di Bilancio, nel senso che sono state previste – per ora – solo le risorse. Esso fa parte della più ampia riforma delle prestazioni a favore della famiglia che si chiama Family Act che vede come prima firmataria proprio la dimissionaria Ministra Bonetti: a giugno 2020 il Governo aveva approvato una legge delega, nell’ambito della quale sarebbe stato emanato un decreto legislativo sull’assegno unico con l’obiettivo di di farlo partire a luglio 2021.
ASSEGNO UNICO: COSA PREVEDE
Secondo il testo della legge delega l’assegno verrà riconosciuto dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio per un importo fino a 200/250 euro: la manovra stanzia le risorse (3 miliardi per il 2021 e 5,5 per il 2022) per rendere operativa la delega all’esame delle Camere, con la quale dovrà essere, appunto, istituita a partire dal prossimo mese di luglio la misura.
ASSEGNO UNICO E DIMISSIONI BONETTI: COSA CAMBIA
Con le dimissioni della Ministra Bonetti viene meno il principale “sponsor” della riforma che, come detto, è ancora in itinere, perchè sebbene sia stato previsto lo stanziamento di Bilancio manca la norma attuativa che avrebbe dovuto prendere le mosse da una Legge delega (il Family Act appunto) ancora da approvare. Dunque la procedura legislativa è ancora da avviare e senza la Ministra Bonetti non è affatto scontato che raggiunga il traguardo.