Scuola, “La Didattica a distanza nuoce alla salute”. Arriva la terza pronuncia del TAR

La Didattica a distanza “nuoce gravemente alla salute“.

E’ questa, in sintesi, la posizione del Tribunale amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia con cui ha accolto il ricorso di genitori di alunni di scuole superiori e ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza n. 1/2021 del 04/01/2020, firmata dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, con cui la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha imposto alle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado di svolgere l’attività didattica tramite il ricorso alla didattica digitale al 100 per cento e ciò sino al 31/01/2020. 

“Nonostante la limitata durata temporale dell’ordinanza – scrive il Tar nel decreto – non se ne può tuttavia escludere la portata gravemente dannosa, anche per la salute psico-fisica dei giovani allievi interessati”.

Per il Tar inoltre è mancata la messa in campo degli strumenti che le norme di legge individuano come opportuni per evitare assembramenti. “Il puntuale rispetto da parte delle istituzioni scolastiche di tutta la normativa di sicurezza e l’attivazione del già previsto potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale – continua il decreto – possono, d’altro canto, ritenersi sufficienti ad evitare qualsiasi incremento della situazione di rischio epidemiologico, fermo restando comunque il potere della Regione di intervenire nuovamente, in presenza di significative modifiche di tale situazione”.

Il pronunciamento del giudice amministrativo si muove nell’ambito dello stesso orientamento espresso dai TAR di Lombardia ed Emilia Romagna che ha bocciato medesime ordinanze Regionali.