Per il contagio sul luogo di lavoro lo Stato tutela il lavoratore? A fare il punto su una questione che spesso genera tanta confusione è Il Sole 24 Ore in edicola oggi che chiarisce come in questo caso intervenga l’Inail e non Inps, questo perchè non si tratta di “malattia”.
“In base alle regole in vigore sui casi di malattie infettive e parassitarie, tra le quali rientra l’infezione Covid-19, l’Inail tutela queste affezioni morbose, inquadrandole, per l’aspetto assicurativo, nella categoria degli infortuni sul lavoro: in questi casi, infatti, la causa virulenta è equiparata a quella violenta” precisa il quotidiano economico, il quale chiarisce anche un altro fondamentale aspetto, quello del campo di applicazione della tutela.
Il trattamento per infortunio sul lavoro per causa Covid è riconosciuto ai soli lavoratori dipendenti?
Anche su questo ci soccorre Il Sole 24 Ore che dà risposta negativa in quanto la tutela è estesa anche ad altre categorie di lavoratori:
“Sono destinatari di questa tutela i lavoratori dipendenti e assimilati, con i requisiti soggettivi previsti dal Dpr 1124/1965 (Testo unico degli Infortuni sul lavoro), e gli altri soggetti previsti dal Dlgs 38/2000 (lavoratori parasubordinati, sportivi professionisti dipendenti e lavoratori dell’area dirigenziale) e dalle altre norme speciali sull’obbligo e sulla tutela assicurativa (articolo 42, comma 2, del Dl 18/2020, convertito dalla legge 27/2020)”.