Blocco licenziamenti «atto finale», proroga solo per questi settori. I Ministri confermano

Ci sarà una proroga della Cig Covid e del blocco dei licenziamenti ma “si deve tornare alla normalità nei settori meno impattati”.

Sono queste le parole pronunciate dal Ministero dell’Economia Roberto Gualtieri, ieri in Parlamento, durante la lettura della relazione che spiegava la richiesta di scostamento da 32 miliardi euro per finanziare il decreto Ristori 5.

Dunque un blocco dei licenziamenti selettivo, cioè solo per alcune tipologie di aziende (quelle che non rietrano “nei settori meno impattati” dalla crisi), a fronte di una proroga della cassa integrazione Covid altrettanto selettiva. Nella mattinata di ieri il Vice-ministro dell’Economia Antonio Misiani aveva parlato di proroga dei soli strumenti dell’Assegno ordinario e Cig in deroga (per approfondire clicca qui), oltre ad aver aperto al prolungamento del blocco dei licenziamenti solo per aziende più in difficoltà.

Vedremo nei prossimi giorni, quando inizieranno a circolare i primi documenti, verso quale soluzione intenderà propendere il Governo. Quel che è certo, ad oggi, è che il Governo – a differenza di quanto fatto a fine ottobre 2020, quando tranquillizzò i sindacati garantendo una proroga fino a marzo 2021 – non si è pronunciato in alcun modo a favore di una proroga generalizzata del blocco dei licenziamenti.

La stessa Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, durante l’incontro con i sindacati della settimana scorsa non ha offerto nessuna garanzia e ha lasciato “sospesa” la questione (per approfondire clicca qui).

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