21 gennaio 2021 – “Oggi va recuperata anzitutto la fiducia del Paese. E per ottenerla, la via maestra è quella di un vero Patto sociale». È quanto sottolinea oggi in una intervista al quotidiano cattolico” Avvenire “ la Segretaria Generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Individuare le formule politiche e le soluzioni migliori non compete al sindacato. Certo, non possiamo immaginare lunghe crisi, estenuanti, perché il Paese non sopravviverebbe. I sindacati e le altre parti sociali debbono invece impegnarsi con le istituzioni e la politica per definire il futuro del Paese basato su protezione della salute, lavoro, sviluppo, riduzione delle diseguaglianze”, aggiunge la leader Cisl. “Nel dibattito in Parlamento ho sentito grande attenzione ai numeri: quelli dei voti per la fiducia. Ma ai cittadini oggi interessano in realtà altre cifre: i decessi, i contagi, i mancati guadagni, i posti di lavoro persi e quelli a rischio. Ecco nel dibattito politico si avverte la mancanza di attenzione ai bisogni reali degli italiani. Il Governo deve prioritariamente tornare a mettere al centro – oltre alle vaccinazioni e al rafforzamento del sistema sanitario – il tema del lavoro, la gestione del Recovery plan, le riforme e gli investimenti per lo sviluppo”. La Furlan sottolinea che e’ da un anno che il sindacato propone un confronto serrato per arrivare a un patto sociale con cui gestire il processo di cambiamento di cui Paese ha bisogno. “Ma non siamo mai stati convocati sul Recovery. Ringrazio per le belle parole, ma Conte farebbe bene a convocarci subito per aprire il confronto sul decreto ristori, la cassa Covid, la proroga del blocco dei licenziamenti che chiediamo. E poi partiamo con una progettazione comune sulla revisione degli ammortizzatori sociali, le politiche attive del lavoro, la sanita’, la scuola, le riforme di pubblica amministrazione e fisco. Non dobbiamo più perdere un minuto sul Recovery plan. Concertazione, Patto sociale, lo chiamino come vogliono, ma noi vogliamo in sostanza condividere gli obiettivi, progettare assieme gli interventi e monitorarne gli sviluppi”.
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Fonte: cisl.it