Whirlpool ancora inadempiente rispetto all’accordo del 25 ottobre 2018. Governo abbandona i lavoratori di Napoli

Il coordinamento unitario del 21 gennaio scorso mantiene perplessità circa la richiesta di cassa integrazione dell’azienda per tutti gli stabilimenti del gruppo. L’azienda sia in sede istituzionale che negli incontri in sede aziendale ha confermato gli aumenti dei volumi, che stanno determinando la richiesta di straordinari e perfino in taluni casi la assunzione di lavoratori temporanei, e questo appare incompatibile con la richiesta di cassa integrazione.

È emerso altresì che nessun passo in avanti è stato compiuto sia dall’Azienda che dal Governo circa gli impegni presi nel dare attuazione a quanto definito nell’accordo del 25 ottobre 2018, sia in termini occupazionali che di investimenti.

Il non pieno rispetto del piano sta configurando la drammatica situazione occupazionale dei 350 lavoratori di Napoli, la non completa reindustrializzazione a Carinaro, la mancata rotazione nell’utilizzo della Cigo a Melano e Fabriano.

Il 27 gennaio avremo l’incontro con l’azienda per l’esame congiunto della Cassa integrazione covid. Ribadiremo la richiesta anche dell’integrazione salariale per i lavoratori a zero ore e risposte circa il futuro occupazionale dei lavoratori del sito di Napoli, il rispetto dei tempi della reindustrializzazione di Carinaro e un chiarimento sulle prospettive a lungo termine di tutti gli stabilimenti.

È stato richiesto al Mise un incontro per il ripristino del tavolo permanete.

Dopo l’incontro del 27 gennaio si definirà l’articolazione delle lotte per la rivendicazione della piena applicazione dell’accordo del 25 ottobre 2018 e l’intervento del Governo.

Coordinamento Whirlpool Fim Fiom Uilm

Roma, 22 gennaio 2021

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Fonte: fiom-cgil.it