Dopo le dimissioni del Premier Giuseppe Conte sono partite ieri, al Quirinale, le consultazioni del Presidente della Repubblica. Obiettivo di Sergio Mattarella ascoltare i partiti e tentare di spingere verso un incarico ad una figura – proprio Conte? – che possa far sintesi tra i partiti che andrebbero a comporre una nuova maggioranza “di governo”.
Resta in pista l’ipotesi di un accordo per la formazione di un nuovo Governo con Italia Viva, il partito di Matteo Renzi che proprio ieri ha rilasciato alcune dichiarazioni, che suonano come una “frecciatina” a Conte, puntualmente riportate e commentate dal quotidiano il manifesto in edicola oggi:
“Lo abbiamo sentito Matteo Renzi: «Andremo al Quirinale senza pregiudizi… La priorità è aiutare i cittadini…Sprecare i soldi del Recovery… vivere di sussidi sarebbero errori imperdonabili…». «Basta vivere di sussidi» è da mesi il suo intercalare «morale». E viene dall’uomo del Jobs Act: l’egemonia neoliberalista se parla di «sussidi» non pensa alla montagna di denaro pubblico che sostiene – non solo in pandemia – l’esistenza anche giuridica della figura del padrone. No, i sussidi sono i «ripetuti» ristori, e soprattutto il blocco dei licenziamenti e il – modesto – reddito di cittadinanza, entrambi in scadenza a marzo e per i quali già tira un vento minaccioso, da lotta di classe, della Confindustria che nella crisi lavora alla soluzione «padronale»”.