Pagamenti Cig INPS, Tridico: soluzione in 2-3 mesi, consulenti chiedono tempi più lunghi

Nel corso di una convegno organizzato dalla Flepar INAIL, associazione Avvocati e Professionisti Tecnici e Sanitari è intervenuto il Presidente Inps Pasquale Tridico che è tornato sul caso, sollevato da la Repubblica, relativo ad un ritardo dei pagamenti Cig per cui mancherebbero all’appello 1,2 mln di domande, che risalgono anche al mese di marzo 2020.

Ecco quanto dichiarato da Tridico sui tempi di pagamento Inps:

“Noi mettiamo tutti i dati online ma bisogna anche saperli leggere. E non sempre si sanno leggere soprattutto quelli relativi alla Cig il cui processo è complicato e non si esaurisce se non dopo 2-3 mesi in una interlocuzione continua con l’azienda”.

Quanto all’inchiesta e ai numeri offerti da la Repubblica, il Presidente Inps ha sentenziato “un dato assolutamente falso”.

Nel suo intervento spiega inoltre come siano le aziende a dover integrare i dati relative alle assenze dei lavoratori e non facendolo provocano un ritardi nella liquidazione delle pratiche:

“La domanda di cig che tutte le aziende fanno, visto che la cassa oggi è completamente gratuita, non necessariamente si trasforma in una richiesta di pagamento. E comunque ha bisogno, a consuntivo, cioè entro la fine del mese successivo a quello di sospensione dal lavoro, di una comunicazione delle ore effettivamente effettuate di riposo“.

“Ma molto spesso – conclude Tridico – le aziende non ce la fanno a mandare tutti i dati per tempo. Anzi, stamattina ho avuto in incontro utile con gli intermediari delle imprese (consulenti, ndr) che chiedono più tempo per mandare le domande cig, non ce la fanno a rispettare quanto previsto dal legislatore”.

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