Cig artigiani 2021, Catalfo «in uscita»: pagamenti più lontani?

Febbraio è arrivato, dovrebbe essere il mese dei pagamenti dell’assegno ordinario per i lavoratori dell’artigianato, che aspettano il bonifico della mensilità di gennaio 2021 e andando a ritroso dei mesi addietro fino ad arrivare a settembre 2020 (finanche – in casi estremi – a prima d’estate).

Perchè febbraio? Perchè il Fondo Artigiani avevano annunciato sulla Home page del sito Fsba, con un messaggio, di consentire le rendicontazioni da parte delle aziende/consulenti anche nel mese di gennaio. Segnale questo di voler portare a termine a termine il caricamento delle domande al 31 gennaio, tirare una linea sotto e inviare tutto al Ministero del Lavoro con l’indicazione dell’importo complessivo da bonificare, attingendo alle risorse stanziate dal Decreto agosto e rimpinguate con i decreti Ristori.

Ma nel frattempo più di qualcosa è cambiato. Giuseppe Conte ha lasciato la carica di Presidente del Consiglio – attualmente svolge solo gli “affari correnti” – e a breve tutta la compagine governativa del Conte-bis uscirà di scena.

Tra questi anche la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo oramai sulla strada d’uscita e certa di una non conferma neanche nell’ipotesi – per ora remota – di un Governo Draghi a traino “politico”, come auspicato dal M5S in queste ore. Anche perchè la sua “testa” è stata tra le prime ad essere sollecitata da Italia Viva nei giorni della prima trattativa gestita dal Presidente della Camera Roberto Fico che ha portato ad un nulla di fatto. E’ noto che Matteo Renzi voleva Teresa Bellanova sulla poltrona del ministero di Via Veneto al posto della ministra siciliana.

Dunque nei prossimi giorni – a meno di clamorosi colpi di scena – al “Welfare” ci sarà un avvicendamento. Entrerà un “tecnico” – si è fatto il nome del già Ministro del Lavoro Enrico Giovannini, precursore del Jobs Act di renziana memoria – o forse no.

Quel che appare scontato però – secondo quanto appreso da fonti ministeriali – è che il nuovo Ministro con ogni probabilità vorrà prendersi del tempo per valutare attentamente la situazione, gli effetti e dunque i contenuti del decreto di trasferimento delle risorse prima di dare il via libera. Senza trascurare che tutti i Ministeri – incluso quello del Lavoro – oltre agli uffici tecnici hanno anche la struttura politica, il cd. Ufficio di Gabinetto di diretta collaborazione col ministro, che con l’uscita della Catalfo dovrà essere ricomposto con nomi e volti nuovi, tutti a ”digiuno” in materia di fondi, decreti, norme speciali, assegno ordinario, che necessiteranno di tempo per fare le opportune valutazioni.

Ecco perchè si fa strada l’ipotesi che il maxi-bonifico slitti oltre febbraio. Ovviamente su questo piano non vi sono certezze. Ma quel che appare scontato è che quando una questione così delicata (stiamo parlando di milioni di euro che passano dalle casse dello Stato ad un fondo privatistico) passa dalle mani di un Ministro ad un altro, i “tempi della politica”, uniti al carico di responsabilità che determinati atti si portano dietro, possono portare ad una dilatazione dei tempi di pagamento.

Otello Bianchi

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