Il Decreto Ristori 5 dicono sia sostanzialmente pronto in bozza – preparata dai tecnici governativi – che attende solo di essere implementata da un Governo nel pieno esercizio delle sue funzioni. Ristori alle aziende e partite Iva colpite dalle chiusure e dalle crisi conseguente, Cig, Bonus e Naspi per i lavoratori, nuovi fondi per il Rdc e nuove rate del Rem, fondi per la Sanità, questi i principali provvedimenti che sono stati annunciati in attesa di conferma definitiva.
Ma oramai è evidente che ogni decisione sarà rimessa nelle mani del nuovo Governo Draghi, anche – eventualmente – si rivedere il documento per intero.
A questo pare alludere Il Sole 24 Ore in edicola oggi, considerato che una nuova composizione del Governo appoggiato anche da forze politiche diverse da quelle precedenti (si parla di Forza Italia e Lega) potrebbe pretendere un certa discontinuità dalle politiche precedenti portate avanti dal premier “dimissionario” Giuseppe Conte:
“Era stato annunciato dal Governo uscente con la denominazione Ristori 5 (e una dota complessiva di oltre 37 miliardi considerando le risorse già disponibili del Fondo indennizzi). C’è ora da vedere se il decreto manterrà questa configurazione o se magari si trasformerà in una sorta di nuova manovra”.