Il nuovo esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce Mario Draghi ha rivelato nel secondo giro di consultazioni quelli che intendono essere i punti principali del suo programma, a cominciare dalla politica estera, di chiaro stampo europeista. Ma non solo, Draghi intende anche adottare misure riguardanti il Recovery Plan, l’istruzione e i sussidi a imprese e lavoratori.
È proprio su questo ultimo punto che si sofferma il Corriere della Sera, in edicola oggi, nelle cui colonne si legge che Draghi “va nella direzione di un graduale superamento dei provvedimenti finora dettati dall’emergenza. Non più quindi sussidi a pioggia, ma selettivi, per garantire la sopravvivenza delle imprese che hanno un futuro o per supportare la riconversione di quelle che possono trovare nuovi spazi di mercato. No invece al puro e semplice prolungamento di sostegni ad aziende decotte“.
Da questa bozza di programma sembrerebbe dunque che i sussidi non verranno più erogati indistintamente, ma solo a quelle aziende e imprese che hanno la concreta possibilità di sopravvivere ai danni causati dalla pandemia Covid-19.