Oltre Confindustria e i sindacati, ieri il premier incaricato Mario Draghi ha incontrato anche le organizzazioni di rappresentanza delle imprese: Confcommercio, Confesercenti, CNA, Confartigianato. Diverse le richieste delle piccole imprese all’ex governatore della BCE che si è limitato a prendere appunti e ad ascoltare.
A sintetizzare le sollecitazioni provenienti da questa parte del mondo produttivo è il quotidiano La Stampa in edicola oggi:
“le associazioni degli artigiani, dalla CNA a Confartigianato, chiedono una forte accelerazione della campagna vaccinale, nuove misure di sostegno per le imprese più colpite dalla crisi, e riforme oltre alla proroga almeno a tutto il 2023 del superbonus 100 per cento”. Mentre “piano vaccinale e interventi per favorire la ripartenza, in particolare del turismo, oltre a interventi per eliminare la concorrenza sleale del commercio on-line sono le priorità indicate dalla presidente di Confesercenti Patrizia De Luise, che chiede anche di rivedere i criteri dei ristori. «Servono ristori tempestivi ed adeguati alle effettive perdite di fatturato e proroga ampia della cassa Covid senza contribuzione addizionale e senza distinzioni dimensionali» concorda il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli anche lui convinto che serva «una rapida campagna vaccini» per «far ripartire in sicurezza il Paese».
Dunque in estrema sintesi i temi che le organizzazioni degli artigiani e commercianti hanno posto come cruciali e non rinviabili, sono: accelerazione del piano vaccinale, nuovi ristori e proroga della cig covid.
In particolare sui ristori è stato posto l’accento sull’esigenza di prevedere un diverso metodo di attribuzione delle risorse che superi i criteri dei Codici Ateco.