Dopo diversi giri di consultazioni con le forze politiche, c’è grande attesa nel vedere quale posizione adotterà il premier incaricato Mario Draghi nei confronti di questioni sulle quali i partiti si trovano ai poli opposti. Un esempio lampante è proprio il Reddito di cittadinanza. Se da un lato, infatti, c’è chi sostiene che questo provvedimento sia «una vergogna senza fine», parole del leader di Iv Matteo Renzi, c’è anche chi, come il M5S l’ha – da sempre – fortemente voluto e sostenuto. Non solo, una novità arriva proprio dal leader dei 5 stelle Beppe Grillo, che si spinge addirittura oltre.
A riportare le sue parole è il quotidiano Italia Oggi, nelle cui colonne si legge che “Beppe Grillo va oltre: «Si deve garantire a tutti i cittadini lo stesso livello di partenza: un reddito di base universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi»”.
Questa misura potrebbe essere realizzata in parte già con l’Assegno unico, che prevede 200/250 euro per ogni figlio fino a 21 anni a partire dal 1° luglio 2021 (lo stanziamento è nella legge di Bilancio 2021), anche se bisognerà attendere la formazione del nuovo governo per capire in modo concreto come si procederà. Appare difficile infatti, vista l’esigenza di far quadrare il Bilancio pubblico, la possibilità che le due misure si sommino.
erica.zamo@tuttolavoro24.it
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