“Incontro molto positivo” è stato questo – in estrema sintesi – il commento dei sindacati al termine della video-riunione con il neo Ministro del Lavoro Andrea Orlando.
Riunione svolta ieri, domenica, e convocata in gran fretta sabato, immediatamente dopo il giuramento del Governo. Orlando non ha anticipato nulla delle prossime mosse del Governo in tema di lavoro e politiche sociali, si è limitato ad ascoltare e prendere appunti. Un suo post su Facebook è stato meramente ricognitivo di un incontro con i sindacati, nulla di più.
Qualche notizia filtra invece dai sindacati. Secondo quanto fanno sapere Cgil, Cisl, Uil il ministro si è impegnato a portare entro la fine del mese una proposta di governo sulla riforma degli ammortizzatori sociali e di scenario sulle politiche attive.
Lo anticipa il quotidiano Il Mattino in edicola oggi:
“Entro fine mese, secondo quanto riferito dai sindacati, Orlando metterà dunque a punto una bozza con la proposta di riforma e ci sarà un nuovo incontro. L’obiettivo resta quello di estendere le garanzie per chi resta senza lavoro anche ai dipendenti delle piccole imprese, ora tagliate fuori, e agli autonomi. Disegnare insomma un sistema di protezione universale. Anche se resta il nodo di come finanziarlo”.
Dunque una riforma degli ammortizzatori sociali – come era anche nei progetti della uscente Nunzia Catalfo – che garantisca un sistema di cassa integrazione anche per i lavoratori attualmente scoperti come quelli del Commercio, Turismo, Pubblici esercizi che occupano meno di 6 dipendenti. O altri settori ugualmente privi di un sostegno al reddito e che durante la crisi sono stati supportati dalla cassa integrazione “in deroga”.