Reddito di emergenza e cittadinanza nel “Ristori 5”, CorSera: arriva il no della Lega

Con la formazione del nuovo governo nei giorni scorsi, riparte anche tutto l’iter per avviare le misure contenute all’interno del decreto legge Ristori 5. Durante il Conte-bis erano stati previsti 32 miliardi, ma adesso con tutta la richiesta di ristori da dedicare al turismo invernale, su cui puntano molto i neo ministri della Lega Giorgetti e Garavaglia, i fondi a disposizione rischiano di non essere sufficienti. Non solo, il decreto Ristori 5 deve tenere conto anche della proroga della cig e di altri elementi imprescindibili.

Lo sottolinea il Corriere della Sera, in edicola oggi, che parla di “un’indennità di 3 mila euro per i lavoratori stagionali e intermittenti, la proroga di Naspi e DisColl, altri due mesi di Reddito di emergenza, un miliardo in piú per il Reddito di cittadinanza. Misure queste ultime che non piacciono alla Lega. Che invece potrebbe chiedere piú aiuti per i lavoratori autonomi rispetto al miliardo e mezzo previsto dalla bozza Conte per l’esonero dei contributi”.

Se da un lato il partito guidato da Matteo Salvini continua a mostrarsi contrario alle misure sostenute dal M5S e lasciate “in eredità” dall’ex Ministra Nunzia Catalfo, dall’altro potrebbe trovare un punto d’incontro con quest’ultimi “sul potenziamento della parte fiscale: rottamazione e saldo e stralcio, oltre alla già prevista diluizione in due anni dell’invio delle cartelle e degli atti di accertamento”.

erica.zamo@tuttolavoro24.it