Ti Group. Nuovo incontro sul piano industriale

In data 17 febbraio 2021, su richiesta delle Organizzazioni Sindacali, si è tenuto l’incontro Nazional Ti Group per la verifica dell’applicazione del piano industriale pluriennale.

L’Azienda ha introdotto la discussione, a partire, dal tema della salute e sicurezza, esponendo l’attuale quadro Covid e rendendo note tutte le misure intraprese, e preventivamente concordate con gli RLS, durante le riunioni, tenute in azienda con cadenza settimanale. Inoltre, la stessa Direzione aziendale ha relazionato sulle misure intraprese, a tutela della salute dei lavoratori, relativamente al nuovo episodio riguardante i residui di eternit, rinvenute nel carro ponte, che sono state precedentemente comunicate e concordate con gli RLS.

Nel corso della riunione, il management aziendale ha esposto l’andamento dell’applicazione del piano industriale, riguardo agli impianti produttivi. Al momento, il piano industriale non è stato completato, del tutto, a causa del ritardo dell’arrivo, a Brindisi, del forno guaina dal Sudafrica, ritardo dovuto alle difficoltà incontrate sulle certificazioni CEE, per via dell’emergenza Covid. Sugli altri punti oggetto della verifica e previsti dall’accordo: il microclima, il libretto formativo e l’aumento salariale, l’Azienda ha confermato la volontà di rispettare gli impegni e di portare avanti tutti e 3 i punti, rimodulando, per quanto concerne gli investimenti sul micro clima, il cronoprogramma precedentemente enunciato.

Infine, la Direzione aziendale ha sottolineato l’esigenza di avviare, anche a Brindisi, il progetto di rilevazione di Tempi e Metodi già’ avviato a Melfi per riuscire a traguardare gli obiettivi di competitività globale richiesti dalla Multinazionale.

La FIOM, dopo una breve premessa sulla situazione del settore, sul contesto nazionale, condizionato dalla pandemia, ha ribadito l’importanza di aver sottoscritto l’accordo, oggetto di monitoraggio, ed ha dichiarato la sua ferma volontà di incalzare l’Azienda sui punti non ancora applicati.

A tal proposito è stata richiesta la riconvocazione di una riunione, da tenersi nella prima decade del mese di aprile, per analizzare la tempistica di realizzazione degli interventi sul micro clima, programmati e non ancora eseguiti, si è rivendicato un maggiore coinvolgimento delle RSU in materia di programmazione della formazione, in virtù di quanto previsto dal Contratto Nazionale e dall’esigenza di costruire il passaporto formativo e di adeguare l’inquadramento professionale, si è richiesto un aggiornamento costante dei dati dell’EBITDA per capire l’andamento tendenziale della maturazione del premio di risultato. Non è superfluo evidenziare, che il premio di risultato, contenuto nell’accordo, ha la quasi totalità su base fissa, non soggetta a parametri, ed una piccola parte variabile, collegata all’Ebitda, che il sindacato ha diritto di monitorare.

Per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro, i ritmi ed i target produttivi, la Fiom ritiene indispensabile un confronto serrato, con la RSU aziendale, finalizzato a scongiurare soluzioni unilaterali, costruire un’intesa, che tenga insieme l’esigenza della crescita produttiva dello stabilimento e la serenità delle persone. Sarà cura delle RSU informare costantemente i lavoratori circa l’andamento del confronto e del monitoraggio.

Fiom nazionale

Roma, 18 febbraio 2021

 

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Fonte: fiom-cgil.it