AGI – La situazione dell‘ex Ilva di Taranto si fa sempre più difficile ogni giorno che passa ma il nuovo ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha trovato il modo di rassicurare i sindacati.
Poche ore dopo che il Consiglio di Stato ha detto no alla richiesta di sospensiva cautelare avanzata da ArcelorMittal nel ricorso contro la decisione del Tar di Lecce (che intima la chiusura degli impianti dell’area a caldo in ottemperanza dell’ordinanza del sindaco di Taranto) il ministro della Lega chiede la collaborazione di tutti e invita i rappresentanti dei lavoratori ad essere positivi.
Al tavolo garantisce che come governo, insieme con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, si impegna a risolvere il problema della Cig dei dipendenti in amministrazione straordinaria.
L’idea è di intervenire con un emendamento su un prossimo decreto economico per un’integrazione salariale.
Giorgetti ha quindi auspicato che Invitalia prosegua nel percorso dell’accordo di dicembre scorso, confermando quindi l’ingresso di Invitalia nella compagine societaria e gli investimenti necessari.
Un passaggio accolto molto positivamente da Cgil, Cisl e Uil, che hanno apprezzato anche il riconoscimento dell’importanza del settore dell’acciaio in Italia e la necessità della tutela ambientale, uno dei capisaldi dell’azione di Governo.
La necessità per il sistema industriale italiano di avere l’acciaio necessario per intercettare la ripresa impone quindi di trovare una soluzione per Taranto che sia sostenibile ambientalmente: le risorse ci sono dentro il Recovery plan.
Il ministro – hanno riferito il segretario generale della Cgil Maurizio Landini e la segretaria generale della Fiom Francesca Re David – ha indicato l’ipotesi della ‘golden power’. Ma Giorgetti – ha detto il leader Uil Pierpaolo Bombardieri – si è detto anche disponibile a chiedere ad ArcelorMittal di rispettare l’accordo sottoscritto e di coinvolgere le organizzazioni sindacali, visto che l’intesa non era stata oggetto di un confronto con i rappresentanti dei lavoratori.
Così al termine del tavolo la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan ha parlato di “un incontro costruttivo” e Landini e Bombardieri hanno dato un “giudizio positivo”. Unica posizione critica quella dell’Usb: “non c’è ancora alcuna traccia concreta del nuovo piano industriale, solo generiche affermazioni o semplici dichiarazioni di intenti”.
Prima di vedere i sindacati, Giorgetti ha incontrato gli amministratori straordinari dell’Ilva e subito dopo l’ad di ArcelorMittal Italia Lucia Morselli: “Un incontro lungo, schietto, franco e costruttivo”, ha commentato il ministro, dedicato all’impegno dell’azienda e delle conseguenze della sentenza del Tardi Lecce sulle prospettive aziendali.
Nei prossimi giorni, Giorgetti convocherà il sindaco di Taranto e il presidente della regione Puglia, nonché l’ad di Invitalia.
Le sentenze incombono ma il governo vuole trovare in tempi rapidi soluzioni rispettose di ambiente e produzione.
Continua a leggere qui
Fonte: agi.it