Continua a preoccupare il diffondersi delle varianti inglese, brasiliana e sudafricana nella nostra penisola e sono molti gli esperti che chiedono al nuovo esecutivo una stretta sulle misure per scongiurare una terza ondata. Primo fra tutti il governatore dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, nonché presidente della Conferenza delle Regioni, che chiede una stretta «omogenea» di qualche settimana su tutto il territorio italiano.
A tal proposito, il premier Draghi fa sapere di aver già preso una decisione. La riporta il quotidiano Il Sole 24 Ore nelle sue colonne di oggi, dove si legge che
“Il tempo come sempre è poco. Anche perché il presidente del Consiglio ha assicurato che d’ora in poi eventuali decisioni restrittive verranno comunicate con «sufficiente anticipo». Ecco perché non si esclude che nelle prossime ore o al massimo lunedì Mario Draghi presieda il confronto per decidere il «che fare». Il piano in realtà è già pronto ed è probabile che sia già oggi sulla scrivania del premier che deve decidere anche sulla proroga al 5 marzo dello stop alla mobilità tra le Regioni, in scadenza il 25 febbraio. L’ipotesi è quella di mettere in pista un nuovo lockdown come quello di Natale, con l’Italia tutta arancione e possibili irrigidimenti (zona rossa) nei week end”.
Ecco quindi che la decisione di Draghi è proprio quella di decidere in anticipo tutte le misure che verranno adottate in materia di contenimento del virus, in modo tale che tutti possano organizzarsi al meglio.
erica.zamo@tuttolavoro24.it