Ristori, CorSera: apertura di Draghi su 3 punti, novità Bonus anche in queste situazioni

Ieri sera nel vertice tra Governo e Regioni i rappresentanti delle autonomie locali hanno fatto presente che in tema di ristori occorre un cambio di passo, che possa garantire alle imprese e lavoratori tempi rapidi nell’ottenimento delle risorse.

Su questo punto sembra che lo stesso premier Mario Draghi abbia preso un chiaro impegno, del quale si è fatta garante la Ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, presente alla riunione.

Lo scrive il Corriere della Sera in edicola oggi:

“Il tasto dei ristori è quello più battuto dai presidenti di Regione, ma è anche quello su cui Draghi ha voluto rassicurare già dall’inizio del proprio mandato i componenti della maggioranza di governo. Per questo ha subito avviato la procedura per ampliare la cabina di regia ai ministri economici, in modo da valutare la ricaduta dei provvedimenti dal punto di vista finanziario. Una linea che i governatori hanno ieri apprezzato ribadendo la necessità di «attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento». Ma hanno anche evidenziato la necessità di «garantire sempre i risarcimenti sia nel caso di provvedimenti restrittivi di livello nazionale che regionale». È infatti accaduto che alcuni amministratori locali e gli stessi governatori abbiano ritardato o addirittura evitato chiusure proprio per non essere poi chiamati a risarcire i gestori delle attività. Ecco perché adesso si chiede «un chiarimento sulle competenze statali e regionali al fine di allinearne la tempistica e la relativa efficacia»”.

Dunque Draghi avrebbe offerte garanzie alle regioni su tre punti: (1) tempi più rapidi nell’erogazione dei ristori, (2) l’ampliamento delle cabina di regia con le Regioni ai ministeri economici – il Ministero dell’economia in primis – in modo da far emergere sin da subito l’impatto economico delle restrizioni e chiusure sugli operatori economici, (3) l’erogazione di bonus “nazionali” – cioè garantiti dal livello centrale – anche nei casi di chiusure decretate dalle regioni (via finora mai esplorata).