Il nuovo decreto legge Covid ha introdotto due novità principali, che riguardano la proroga del divieto di spostamenti tra regioni fino al 27 marzo e lo stop degli spostamenti in zona rossa verso le abitazioni private. Il nuovo decreto non si occupa invece di modificare la norma che prevede la chiusura degli impianti sciistici fino al 5 marzo, in quanto il divieto di riapertura era stato già prorogato dal ministro della Salute il 14 febbraio 2021, per limitare la diffusione delle nuove varianti del virus.
Tuttavia, la possibilità di una riapertura degli impianti sciistici dopo il 5 marzo sembra essere piuttosto remota. Infatti, come si legge su Il Mattino in edicola oggi:
“Il nuovo decreto non modifica la norma che riguarda lo stop alla stagione sciistica fino al 5 marzo. Il divieto di aprire gli impianti da sci è infatti stato appena prorogato proprio fino a venerdì della prossima settimana, dopo che il Comitato tecnico scientifico e l’Istituto superiore della Sanità hanno lanciato l’allarme per la diffusione delle varianti del Covid. Molte fonti danno però per certo che il nuovo provvedimento del governo, che dovrà essere varato prima del 5 marzo, prorogherà la linea dura, rendendo di fatto definitiva la chiusura della stagione sciistica. E questo perché nelle prossime settimane la variante inglese diventerà prevalente“.
Sebbene non si tratti di informazioni ancora ufficiali, la linea dura scelta da Draghi come approccio per il contenimento del coronavirus fa supporre che il neo premier, data la rapidità con la quale si sta diffondendo la variante inglese del virus, non voglia rischiare un ulteriore aumento dei contagi, disponendo con il dpcm previsto per il 5 marzo nuove restrizioni, tra le quali sarà probabilmente compresa una proroga della chiusura degli impianti sciistici, che renderebbe di fatto definitiva la chiusura della stagione sciistica.
tatiana.morellini@tuttolavoro24.it