Decreto Ristori 5, Il Sole 24 Ore: c’è una data che “detta i tempi”

Da qualche giorno circola l’ipotesi, che avrebbe ricevuto il via libera dal Cts, di riaprire bar e ristoranti anche la sera fino al coprifuoco delle 22, laddove i numeri dei contagi lo consentano. Proposta fortemente sostenuta dal leader della Lega Matteo Salvini e dal governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che ieri hanno avuto un incontro diretto con il neo premier Mario Draghi per discutere di questa e altre questioni.

Allo steso tempo, si fa sempre più forte la richiesta da parte di forze politiche e associazioni di categoria di garantire ristori adeguati e trasmessi in contemporanea alle chiusure, cosa che non sempre accade.

È Il Sole 24 Ore a fare chiarezza sulla questione:

“Per questo motivo nell’ultimo fine settimana i tecnici hanno iniziato a spingere sull’acceleratore per chiudere entro la fine del mese o al massimo il 1° marzo il nuovo decreto ristori (come anticipato sul Sole 24 Ore di domenica). In questo senso si spiega anche la partecipazione del ministro dell’Economia Daniele Franco al vertice di governo sulle nuove misure restrittive, in una cabina di regia che prova a unificare provvedimenti sanitari ed economici. A dettare i tempi del resto è anche il calendario che fissa al prossimo lunedì la scadenza per il pagamento di almeno sette rate (cinque della rottamazione delle cartelle e due del saldo e stralcio) della pace fiscale”.

Sembrerebbe dunque che la scadenza per il pagamento delle rate sospese a causa dell’emergenza Covid-19, prevista per lunedì 1° marzo, potrebbe dare una spinta all’approvazione del Decreto Ristori 5, tanto atteso dai migliaia di imprenditori che si sono visti fortemente danneggiati dalle chiusure imposte.

erica.zamo@tuttolavoro24.it