Draghi “rompe” con i Dpcm di Conte, perchè? Cosa c’è dietro?

Il Governo starebbe pensando di abbandonare i Dpcm quale strumento per imporre regole e restrizioni per il contrasto all’emergenza Coronavirus.

Lo riferisce una news di Ansa.it dalla quale si apprende che diversi componenti del Governo “starebbero pensando quindi a un superamento dei Dpcm, modalità adottata finora per l’introduzione delle misure restrittive. L’ipotesi per il futuro – in questi casi – potrebbe quindi essere l’approvazione di decreti legge, che vanno poi convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni”. 

Per quale motivo questo cambio di strumento normativo adottati sin dai primi giorni dell’emergenza dal Governo Conte? Che significato ha?

Si tratta di una opzione che il Presidente del Consiglio Mario Draghi starebbe valutando per ampliare la condivisione su scelte ritenute sempre “difficili e impopolari” e per spostare una parte delle responsabilità sul Parlamento, che avrebbe comunque il potere di modificare i decreti legge. Mentre nessun intervento è previsto dalla Costituzione sui Dpcm.

Non è da escludere che la scelta, al momento solo un’ipotesi, venga dettata dalla volontà di imprimere un cambio di passo all’azione politica del Governo e segnare una discontinuità con le politiche di Conte.

Fonte: Ansa.it