Lavorare durante la cassa integrazione? Sì puo, ma a queste condizioni

Può un lavoratore durante il periodo di cassa integrazione svolgere un’altra attività lavorativa subordinata o autonoma?

Secondo la Corte di Cassazione nella sentenza 3116 del 9 febbraio 2021 a tale domanda si deve dare risposta affermativa.

Nella sentenza n. 3116 del 9 febbraio scorso, infatti, viene riconosciuto il principio della parziale cumulabilità tra integrazione salariale ed altre attività remunerate, con la “conseguente riduzione dell’integrazione salariale in proporzione ai proventi del lavoro svolto”. 

Tuttavia il giudice oltre ad affermare ciò, delimita anche i contorni di tale enunciazione di principio: il lavoratore deve rispettare una ”condizione essenziale” per il mantenimento del diritto alla fruizione della cassa integrazione: che l’ente previdenziale erogatore sia preventivamente informato dell’avvio dell’attività remunerata presso un altro datore di lavoro. 

L’onere di informazione da parte del lavoratore secondo i Giudici di legittimità, è necessario per consentire all’ente erogatore – nel nostro caso l’Inps – di poter operare i necessari controlli, al fine di evitare che vi sia un indebito arricchimento a scapito delle finanze dello Stato, che come tale può integrare gli estremi del reato di truffa aggravata.

In assenza di tale comunicazione – precisa il giudice – il lavoratore perde il diritto a ricevere il trattamento di cassa integrazione.