Sirti. L’azienda impone e la Commissione scioperi dispone

La Commissione preposta all’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali (l.n.146/90), ha il compito di garantire il contemperamento tra il diritto di sciopero e i diritti costituzionali degli utenti. 

L’azienda Sirti ha escluso, fino al 2020, che le sue attività fossero da ricomprendere tra i servizi pubblici. Ed, infatti, per gli scioperi tenutisi fino ad ottobre del 2020,  non è mai stata richiesta l’applicazione della legge 146/90. 

Solo nel momento più critico della vertenza e solo al fine di alterare le regole del conflitto, l’azienda ha scoperto le potenzialità offensive della legge limitativa dello sciopero  e ha  richiesto alla  Commissione di valutare negativamente l’astensione effettuata il 9 ottobre 2020.

Nell’esame dello sciopero, indetto dalle organizzazioni sindacali Fiom, Fim, Uilm, contro l’azienda Sirti, la Commissione ha mancato l’obiettivo del contemperamento. Senza disporre alcuna istruttoria di verifica, circa la legittimità della richiesta della Sirti di estendere l’ambito di applicazione della l.n.146/90 anche alle attività dalla stessa svolte, ha valutato negativamente lo sciopero(delibera n.21/03). Del tutto ignorate sono state le richieste, avanzate dalle organizzazioni sindacali alla Commissione, di svolgere un approfondimento anche in modo sommario, sulle attività della Sirti; un’istruttoria dovuta che, se fosse stata esperita, avrebbe consentito alla Commissione di accertare l’assoluta estraneità delle attività svolte dalla Sirti all’elenco dei servizi ai quali si applica la l.n.146/90.

Fim, Fiom, Uilm, Cisl, Cgil, Uil nell’annunciare che impugneranno la delibera dinanzi al giudice del lavoro, esprimono grande  preoccupazione, per un comportamento della Commissione che si è tradotto nell’incondizionato accoglimento delle tesi sostenute dall’azienda, trasformando l’Autorità Garante del contemperamento tra il diritto di sciopero e gli altri diritti costituzionali, in un organismo di parte non a garanzia degli utenti dei servizi pubblici essenziali, bensì degli interessi delle imprese.

Le medesime organizzazioni sindacali ritengono che debba essere valutato come irresponsabile il comportamento della Commissione. I lunghi tempi della giustizia civile, nell’accertamento della illegittimità della delibera adottata dalla Commissione, consentiranno, all’azienda Sirti, di trarre un notevole vantaggio a scapito delle giuste rivendicazioni dei lavoratori.

Lo dichiarano Roberto Benaglia, segretario generale Fim, Francesca Re David, segretaria generale Fiom, Rocco Palombella, segretario generale Uilm, Emilio Miceli, segretario nazionale Cgil, Andrea Cuccello segretario nazionale Cisl, Tiziana Bocchi segretaria confederale Uil

Uffici stampa di Fim, Fiom, Uilm, Cgil, Cisl, Uil nazionali

Roma, 24 febbraio 2021

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Fonte: fiom-cgil.it