Decreto Draghi, cosa si può fare e cosa no fino a Pasqua: tutti i dettagli

Il ministro della salute Roberto Speranza, parlando ieri al Senato, ha anticipato il contenuto del nuovo Dpcm, che entrerà in vigore dal 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile 2021, il giorno dopo Pasquetta. Le nuove restrizioni previste dal decreto sono indice di un approccio di grande prudenza e sono pensate per limitare le possibilità di un aumento dei contagi in concomitanza con le vacanze pasquali.

SPOSTAMENTI

Il blocco degli spostamenti interregionali previsto fino al 27 marzo verrà probabilmente prolungato fino al 6 aprile, lasciando aperta la possibilità di spostarsi per motivi di lavoro, salute e necessità o per il rientro al domicilio/abitazione/residenza. Non saranno ammessi spostamenti per turismo o per visite familiari.

SECONDE CASE

Sarà consentito raggiungere le seconde case, anche se fuori regione e in zona rossa, a un nucleo familiare alla volta. I governatori delle singole regioni possono però emanare un’ordinanza che vieti tale concessione in caso di zone arancione rafforzate e in comuni rossi.

VISITE AD AMICI E PARENTI

In zona gialla o arancione saranno consentite le visite ad amici o parenti, due alla volta con bambini sotto i 14 anni, mentre questa possibilità verrà esclusa nelle zone rosse.

SCUOLE

Ai bambini dalla scuola dell’infanzia fino alla prima media sarà consentito andare sempre in aula in presenza. Per gli alunni delle scuole superiori verrà confermata la didattica in presenza tra il 50 e il 75% in zona gialla o arancione, mentre si ricorrerà alla Dad nelle zone rosse. Ai governatori sarà demandata la possibilità di scegliere se chiudere le scuole, anche solo parzialmente, in base ai dati relativi alla diffusione del virus.

SPORT

Si prospetta ancora la chiusura di palestre, piscine e centri fitness, mentre le attività motorie e sportive individuali e all’aperto continueranno ad essere consentite anche in zona rossa. Per quanto riguarda le passeggiate, nelle zone rosse saranno consentite solamente nei pressi della propria abitazione, mentre la corsa e il movimento in bici verrà concesso entro i confini del proprio comune. Resta il divieto di praticare sport di contatto e di squadra, anche se in zona gialla e arancione ne sarà consentito l’esercizio individuale.

CINEMA E TEATRI

Il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha proposto al Cts una riapertura il 27 marzo, ipotizzando una capienza di un terzo delle sale, fino a un massimo di 500 persone al chiuso e 1.500 all’aperto. Tuttavia, è probabile che il Cts, qualora approvi i protocolli, lo farà imponendo un numero più basso di spettatori.

MUSEI

Nella riunione del Cts prevista per sabato potrebbe essere approvata la proposta di Franceschini di rendere visitabili i musei anche nei weekend e nei festivi – non solo nei giorni feriali come previsto in zona gialla – e di applicare lo stesso provvedimento anche alle mostre temporanee, attualmente chiuse.

RISTORANTI E BAR

Nonostante la richiesta delle Regioni di concedere a bar e ristoranti la riapertura fino alle 22 in zona gialla, con il parere negativo del Cts i locali dovranno rispettare le norme attualmente vigenti, che in zona gialla prevedono la chiusura dei locali alle 18 e la presenza di massimo quattro persone allo stesso tavolo. Dopo le 18 sono consentiti ai soli locali con cucina l’asporto e le consegne a domicilio, mentre in zona arancione e rossa sono previsti solamente asporto e consegne a domicilio.

NEGOZI

Non sono previste variazioni. Gli esercizi commerciali continueranno ad essere aperti ovunque, eccetto che nelle zone rosse, dove potranno aprire solo i negozi che vendono prodotti considerati essenziali. Come adesso, i centri commerciali rimarranno chiusi nei weekend.

tatiana.morellini@tuttolavoro24.it