Lo spettacolo e la cultura, e i suoi lavoratori, sembrano essere ancora tagliati fuori dalle scelte del Governo, sia per quanto riguarda la riapertura in sicurezza sia per ciò che concerne i ristori. Anche se alcuni spiragli di luce iniziano a vedersi, ma solo in prospettiva. Si parla infatti di una riapertura a fine marzo, anche se assai improbabile in un periodo in cui continueranno ad essere vigenti – secondo l’annuncio del Ministro della Salute Roberto Speranza ieri al Senato – le misure di contenimento del contagio attualmente in essere, a partire dal coprifuoco, divieto di spostamento tra regioni, chiusura serale bar, ristoranti ecc.
Lo sottolinea il quotidiano il manifesto in edicola oggi:
“Riaperture dei luoghi di cultura e ripresa degli spettacoli tra i nodi da sciogliere: il ministro Dario Franceschini ha portato al Cts, ieri, i protocolli aggiornati dalle categorie, il comparto non ha mai ripreso l’attività a pieno, i lavoratori del settore sono anche i meno garantiti dai ristori, martedì sono scesi in piazza da Nord a Sud. Stamattina si attendono indicazioni anche su questo mentre il Cts apre alla possibilità di dare il via libera da fine marzo e solo in zona gialla”.
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