Sul blocco dei licenziamenti interviene ancora una volta Carlo Bonomi Presidente di Confindustria parlando su Rtl 102,5 e concludendo i lavori dell’assemblea di Confindustria Salerno.
Il suo pensiero, che coincide con quello dell’organizzazione che rappresenta, le riporta Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Nessun imprenditore, ha aggiunto, pensa allo sblocco per mandare a casa i dipendenti, «anzi le aziende ci segnalano difficoltà a trovare persone qualificate». Per Bonomi occorre «una norma transitoria e consentire alle imprese di andare verso la normalizzazione, per consentire loro di fare investimenti e creare lavoro, altrimenti il blocco dei licenziamenti diventa blocco assunzioni». E quindi: per le aziende che sono soggette a restrizioni o fortemente in crisi è corretto il blocco e la Cig a carico dello Stato. «Chi non ha questi problemi potrebbe usufruire della Cig ordinaria, che pagano le aziende, per 52 settimane senza licenziare nessuno», ha continuato il presidente di Confindustria ricordando che le imprese contribuiscono per 3 miliardi all’anno e utilizzano prestazioni per 600 milioni”.
Dunque Confindustria chiede ancora una volta di creare un doppio regime sui licenziamenti: continuare con il ”divieto” per le imprese coinvolte direttamente dalle conseguenze restrittive della crisi epidemiologica, sbloccare i licenziamenti per coloro che non sono in crisi. In questo modo le aziende della seconda casistica potranno avviare ristrutturazioni aziendali, il che significa operare licenziamenti ma anche assunzioni.
Bonomi tiene anche a sottolineare che la difficile ricerca di personale qualificato non spingerà in massa le aziende a licenziare, facendo capire che i numeri delle uscite dal mercato del lavoro saranno residuali.