I ritardi che si stanno accumulando nel trasferimento delle risorse pubbliche al Fondo Artigiani per pagare la cassa integrazione ai lavoratori delle ultime mensilità del 2020, apparentemente inspiegabili, in realtà una spiegazione ce l’avrebbero.
“…non è più possibile chiedere ulteriori sacrifici ai dipendenti che attendono queste somme da ottobre e bloccate, a quanto pare, da una firma“, scriveva ieri l’organizzazione artigiana CLAAI in una nota (per approfondire clicca qui).
Ma quale firma? Di chi? Su quale documento?
TuttoLavoro24.it in ESCLUSIVA per i suoi lettori ha cercato di andare più a fondo di questa notizia, apprendendo da più fonti sindacali che un rallentamento ci sarebbe perché il nuovo Governo guidato da Mario Draghi ha voluto prendersi del tempo per verificare la documentazione contabile che comporta il delicato esborso di risorse pubbliche.
E lo stop arriverebbe proprio dal ministero “contabile”, il Ministero dell’Economia guidato ora da Daniele Franco, che su questi passaggi si esprime attraverso il parere della Ragioneria Generale dello Stato.
Insomma Draghi e Franco avrebbero deciso di operare un controllo diretto su atti amministrativi contabili derivanti dalla “vecchia gestione”, quella Conte-Gualtieri. Si tratta di una rallentamento che noi di TuttoLavoro24.it avevamo già ipotizzato qualche settimana fa, nei giorni in cui si discuteva della formazione del nuovo Governo: per leggere le nostra news che spiega i motivi “politici” dei ritardi clicca qui.
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