“Rafforzare le misure restrittive nelle fasce gialle, imporre chiusure nel fine settimana come avvenuto durante le vacanze di Natale, nelle zone rosse istituite per fermare le varianti imporre il massimo delle restrizioni per limitare al massimo gli spostamenti delle persone nelle aree di maggiore contagio e favorire il contact tracing: sono le indicazioni che il CTS ha trasmesso al governo per per modificare il Dpcm in vigore”, lo scrive corriere.it in una news riferendo gli esiti dell’incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il Comitato tecnico scientifico.
Gli esperti dunque avrebbero consegnato al sindacato un verbale in cui chiedono misure più severe sul modello “Codogno” (tutto chiuso e contatti limitati all’essenziale) ma di avviare parallelamente un’estensione della “campagna vaccinale a più soggetti possibili e nei tempi più brevi possibile e di potenziare il sequenziamento del virus per individuare prima possibile le varianti”.
Le prossime ore saranno utili a capire se il Governo raccoglierà le richieste degli esperti, il che significa che dovrà mettere mani al Dpcm entrato in vigore solo pochi giorni fa, il 6 marzo, e resterà in vigore fino al 6 aprile (Pasqua inclusa).
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Fonte: corriere.it