Proroga Cig e blocco licenziamenti, Il Sole 24 Ore annuncia: il Decreto Sostegni prevede queste 2 novità

La cassa integrazione Covid e il blocco dei licenziamenti scadono il 31 marzo. Entro quella data il Decreto Sostegni dovrà “dire la sua”. Stando a quanto trapela il decreto, dopo diversi slittamenti e un cambio di nome (in precedenza era noto come Decreto ristori 5) sarà approvato la settimana prossima.

Ad anticipare il piano del Governo è il quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola oggi:

“Nei piani del governo il blocco generalizzato dei licenziamenti sarà prorogato al 30 giugno (scade il 31 marzo), così come la cassa integrazione per l’emergenza Covid-19 gratuita per le imprese. Dopo questa scadenza scatterà una proroga per i settori che hanno la cassa in deroga o l’assegno ordinario (in prima fila il terziario, commercio e turismo), probabilmente fino all’autunno – quando si stima andrà a regime la riforma degli ammortizzatori sociali in senso universalistico, con l’estensione delle coperture a questi settori -, con una spesa prevista di circa 5 miliardi. Mentre le imprese dei settori che hanno gli ammortizzatori ordinari (industria, edilizia) dopo il 30 giugno dovranno farsi carico della propria cassa (costosa e con tetti alle durate), se vorranno ricorrere a nuove settimane di ammortizzatore sociale”.

Dunque le novità che si annunciano sono due: in una prima fase la proroga sarà uguale per tutti e poi differenziata in base al settore e al tipo di strumento di sostegno al reddito.

Le aziende che possono dirsi tutelate con l’assegno ordinario e la cig in deroga (artigianato, commercio, turismo, ecc.) potranno beneficiare di una proroga lunga. Fino all’autunno, scrive “Il Sole”.

Mentre le aziende coperte dalla cig ordinaria come industria e edilizia avranno una proroga corte, fino al 30 giugno, dopodichè tutto tornerà come nell’epoca pre-Covid con la Cig a pagamento e facoltà di licenziare con applicazione della legislazione ordinaria.

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