“Ristori, Bonus, Naspi? Un Decreto Sostegni non basta”. Le parole di Draghi: è svolta

Intervenendo al centro vaccinale dell’Aeroporto di Fiumicino (Roma) davanti ad una platea di medici, infermieri, autorità e giornalisti il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato il nuovo Decreto Covid che sarà in vigore dal 15 marzo (per approfondire clicca qui).

Nel suo discorso ha voluto precisare di aver ”ringraziato gli italiani per la loro infinita pazienza”, consapevole del fatto che le misure approvate in vigore dal 15 marzo “avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti”. Pur tuttavia si sono rivelato “necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti”.

Dunque Draghi ha spiegato che le risorse previste per il Decreto Sostegni (32 miliardi) non sono sufficienti a coprire tutte le misure che hanno in programma di varare (ristori, bonus, rem, cig, naspi, ecc.), pertanto procederà prima all’approvazione di questo provvedimento e dopo chiederà un altro scostamento di Bilancio al Parlamento per poi varare un altro decreto ancora.

Parole che segnano un’apertura, per la prima volta dall’inizio del suo mandato, verso quelle “politiche dei sussidi” tanto invocate dalle categorie economiche e dalla popolazione intera, messe a dura prova da questa emergenza pandemica.

DECRETO SOSTEGNI, QUANDO?

Per il premier è stata anche l’occasione per annunciare l’arrivo del Decreto Sostegni. “Il decreto che comprende tutte le altre misure di sostegno all’economia – rivela Draghi – è previsto per la settimana prossima. Per questo i 32 miliardi già autorizzati sono interamente impegnati. Ma non basta. Ho intenzione di proporre al Parlamento, in occasione della presentazione del Documento di Economia e Finanza, un nuovo scostamento di bilancio. Le misure previste nel decreto legge sono corpose, coprono una platea più ampia e arriveranno rapidamente”.

CONGEDI COVID E SMART WORKING SUBITO

Draghi inoltre spende qualche parole sui Congedi covid, Bonus babysitter e smart working che supporteranno i genitori lavoratori nelle prossime settimane di sacrifici.

“Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, abbiamo deciso, già nel decreto legge [in vigore dal 15 marzo, ndr], di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting“, conclude.

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