Caso AstraZeneca, Il Mattino: pioggia di disdette, italiani orientati verso questi vaccini ma i tempi…

Dopo le inchieste giudiziarie sui decessi successivi alla somministrazione del vaccino AstraZeneca e il sequestro dei lotti, e poi lo stop al vaccino in tutta Italia deciso dall’AIFA (autorità del farmaco italiana), si attende il parere dell’EMA (autorità europea del farmaco) che nel frattempo ha fatto sapere che il “rapporto costi benefici è ancora a favore del vaccino di AstraZeneca”.

Intanto sale la diffidenza degli italiani verso un vaccino prodotto da una casa farmaceutica che – in realtà – ci spiegano fonti AIFA “non ha mai prodotto vaccini nella sua storia”. Al di là delle indicazioni che darà EMA è probabile che ci sarà una pioggia di disdette o persone che neanche si presenteranno all’appuntamento nel centro vaccinale.

E allora che si fa? Secondo Il Mattino in edicola oggi gli italiani oltre “lanciarsi” sul vaccino Pfizer-BionTech, ritenuto affidabile, aspetterebbero con interesse un altro:

Si guarda a Johnson&Johnson, vaccino già autorizzato e monodose, che però ha due problemi. Le forniture non arriveranno prima della fine di aprile e ancora non c’è chiarezza sul numero di dosi nella fase di partenza. Senza AstraZeneca (che già aveva tagliato autonomamente le forniture) ad aprile si rischia un marcato rallentamento. Johnson&Johnson comunque tra aprile e giugno deve mandare, da contratto 7,31 milioni di dosi che (a differenza degli altri prodotti) consentono di immunizzare altrettante persone”.

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