Cig Covid, è boom di ore: 5 settori a rischio licenziamenti dopo il «blocco»

Arrivano i dati Inps di febbraio 2021 sull’utilizzo di CIG ordinaria, CIG in deroga e Assegno ordinario FIS con causale “emergenza sanitaria COVID-19”.

Gli ammortizzatori sociali sono stati autorizzati in questo modo:

  • le ore di cassa integrazione ordinaria autorizzate a febbraio 2021 sono state 26,2 milioni;
  • le ore di cassa integrazione straordinaria autorizzate a febbraio 2021 sono state di 10,7 milioni, di cui 1,3 milioni per solidarietà;
  • la CIG in deroga è stata autorizzata a febbraio per 67,7 milioni di ore;
  • le ore di assegno di soliderietà dei fondi di solidarietà sono state 68,7 milioni.

CASSA INTEGRAZIONE INDUSTRIA E EDILIZIA

I settori che assorbono il maggior numero di ore autorizzate per la cassa integrazione ordinaria sono, nell’ordine:

“fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici ed elettrici”, con 4,0 milioni di ore; “fabbricazione di autoveicoli, rimorchi, semirimorchi e mezzi di trasporto, con 3,2 milioni; “costruzioni”, con 3,0 milioni; “metallurgico”, con 2,4 milioni; “industrie tessili e abbigliamento”, con 2,0 milioni.

Insieme, questi cinque settori assorbono il 64% delle autorizzazioni di febbraio. Numeri che dimostrano come la crisi pandemica coinvolga significativamente non solo i settori chiusi per decreto (notoriamente commercio, turismo e servizi) – come sostenuto da alcune organizzazioni di rappresentanza fino a qualche giorno fa – ma anche i settori industriali e edilizia. Quest’ultimo solo parzialmente visto che i mesi invernali sono mesi in cui per variazioni climatiche c’è un ricorso ciclico alla cassa integrazione.

Settori per i quali il Governo in questi giorni sta ragionando su una proroga del blocco dei licenziamenti ”breve”, fino al 30 giugno, che sarà approvata (probabilmente oggi) nel Decreto Sostegni. Oltre questa data le aziende potranno effettuare i licenziamenti economici applicando la legislazione ordinaria.

Se questi numeri delle ore di “sospesioni” dovesse essere confermato anche a partire dal 1° luglio – data dalla quale per queste aziende la Cig Covid non sarà più gratis, così infatti prevede il Decreto Sostegni – assisteremmo evidentemente ad un progressivo ricorso ai licenziamenti, anche in considerazione del fatto che per queste aziende la Cig tornerebbe a essere onerosa.

Da

CIG IN DEROGA COMMERCIO, TURISMO, SERVIZI

Per la cassa integrazione in deroga, il settore con il maggior numero di ore autorizzate è il “commercio”, con 28,1 milioni di ore; seguono “alberghi e ristoranti” con 21,9 milioni e “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 6,2 milioni.

I tre settori assorbono complessivamente l’83% delle ore autorizzate a febbraio. A questi settori il Decreto Sostegni dovrebbe offrire cassa covid e blocco dei licenziamenti (più lungo dell’industria) fino a fine ottobre.

ASSEGNO ORDINARIO COMMERCIO, TURISMO, SERVIZI

Per i fondi di solidarietà, i settori con più ore autorizzate sono “alberghi e ristoranti” con 26,6 milioni di ore, “attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese” con 15,3 milioni di ore e “commercio” con 8,8 milioni di ore.

Anche a questi settori il Decreto Sostegni dovrebbe offrire assegno ordinario covid e blocco dei licenziamenti (più lungo dell’industria) fino a fine ottobre.

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