Ristori nel Decreto Sostegni, Il Mattino: novità su calo fatturato e mensilità di rimborso

Il documento governativo che circola da ieri parla di un Decreto Sostegni che prevederà cinque fasce di ristori:

  • Imprese fino a 100.000 euro di fatturato: 60%
  • Imprese da 100.000 a 400.000 euro di fatturato: 50%
  • Imprese da 400.000 a 1 milione di euro di fatturato: 40%
  • Imprese da 1 milione a 5 milioni di euro di fatturato: 30%
  • Imprese da 5 milioni a 10 milioni di euro di fatturato: 20%

Per accedere a questa percentuale di aiuti le imprese ma anche partite Iva e professionisti dovranno dimostrare di avere subito un calo del fatturato. Su questo c’è una importante novità nel documento di ieri.

A metterla in luce è il quotidiano Il Mattino in edicola oggi che mette a confronto il nuovo sistema di attribuzione dei ristori con quello delle prime bozze del Decreto Sostegni, che circolano dall’inizio di marzo.

Le novità sarebbero due. Da un lato “il governo ha deciso di limare la percentuale di fatturato necessaria ad accedere agli aiuti. Potranno fare domanda tutte le imprese e le partite Iva che hanno perso almeno il 30% (e non più il 33%) di ricavi nel 2020 rispetto al 2019”. Dall’altro, prosegue il quotidiano napoletano, “ad essere rimborsata non sarà più la perdita di due mensilità, ma di una soltanto.

Due novità, dicevamo. La prima certamente positiva perchè viene abbassata la soglia di accesso: sarà “sufficiente” un calo del fatturato del 30% e non più del 33%. Secondo questo sistema rimarranno a bocca asciutta tutti coloro che stanno appena al di sotto di questa soglia. L’altra invece decisamente più negativa perchè il rimborso sarà moltiplicato per 1, e non più per 2 (le bozze di inizio marzo e le dichiarazioni di esponenti del governo lo avevano confermato). Con un effettivo dimezzamento del potenziale ristoro totale.

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