A seguito della recente approvazione del Decreto Sostegni, il leader sindacale della Cgil Maurizio Landini ha commentato e criticato alcune delle misure stabilite dal decreto legge nel corso di un’intervista condotta da Roberto Mania e rilasciata al quotidiano La Repubblica in edicola oggi.
Con il Decreto Sostegni il governo Draghi ha scelto di sostenere i lavoratori precari (tra cui stagionali, con contratti a termine, in somministrazione, dello spettacolo, occasionali, incaricati alle vendite, ecc.) attraverso un bonus complessivo di 2.400 euro.
Durante l’intervista, sollecitato a ragionare sui punti deboli del decreto legge, Landini ha espresso le proprie perplessità circa tale forma di sostegno.“Quali sono gli altri [..] punti del decreto che non la convincono?”, domanda il giornalista Roberto Mania:
A seguire il leader sindacale risponde:
“Il secondo riguarda i sostegni destinati ai lavoratori precari. E’ vero che si è allargata positivamente la platea a figure finora escluse, penso per esempio ai lavoratori in somministrazione, ma a fronte di questo è stato ridotto l’ammontare dell’indennità: da mille a 800 euro. Questo in un momento in cui nel nostro Paese sta crescendo la povertà anche tra coloro che hanno quale forma di occupazione”.
Dunque Landini pur apprezzando la decisione di ampliare la platea dei beneficiari dell’indennità anche a figure finora escluse, ritiene di dover criticare la scelta di ridurre l’ammontare del bonus a 2.400 euro – quindi dai 1.000 euro dei precedenti decreti agli attuali 800 euro per tre mensilità -, specie in un periodo delicato per il nostro Paese, nel quale la povertà sta aumentando in maniera sensibile anche tra coloro che hanno ancora un’occupazione.
Inoltre, vale la pena sottolineare come sia ancora incerta la modalità di erogazione dell’indennità: 800 euro per tre mensilità o 2.400 euro in un’unica soluzione? Un chiarimento è atteso nei prossimi giorni dall’Inps, che dovrà offrire le istruzioni per l’invio della domanda.
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