L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito il modello e le istruzioni per richiedere il nuovo contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Sostegni. Il modello viene pubblicato nel giorno esatto dell’entrata in vigore del Decreto, oggi 23 marzo.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: I BENEFICIARI
Il nuovo contributo a fondo perduto sarà concesso ad esercenti attività di impresa, arte, professione, reddito agrario e titolari di partite Iva residenti o stabiliti in Italia, colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza epidemiologica “Covid-19”.
Inoltre, il contributo spetta anche agli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali.
Sono invece esclusi dalla fruizione del bonus i soggetti la cui attività risulti cessata alla data di entrata in vigore del Decreto (23 marzo 2021) o che abbiano attivato la partita Iva successivamente (a partire dal 24 marzo 2021), gli enti pubblici (art. 74 del TUIR), gli intermediari finanziari e le società di partecipazione (art. 162-bis del Tuir).
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: START-UP
Il contributo spetta anche alle start-up, in questo caso in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi per i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019 in poi, sempre che rispettino il presupposto del limite di ricavi o compensi di 10 milioni di euro.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: LA PROCEDURA
La procedura parte dal 30 marzo (ad un orario che l’Agenzia comunicherà nei prossimi giorni) e termina il 28 maggio. Dunque ci sono circa due mesi di tempo per presentare la domanda all’Agenzia delle Entrate, anche avvalendosi di un intermediario, tramite:
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: COME VIENE PAGATO
Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta oppure, in alternativa, a scelta irrevocabile del contribuente, potrà essere utilizzato come credito d’imposta in compensazione.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: REQUISITI
Per ottenere il contributo a Fondo perduto occorre avere i seguenti due requisiti:
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: DOMANDA CONSULENTI
L’Agenzia fa sapere che il contribuente potrà avvalersi degli intermediari che ha già delegato per il suo Cassetto fiscale o per il servizio di consultazione delle fatture elettroniche e sarà possibile accedere alla procedura con le credenziali Spid, Cie o Cns oppure Entratel dell’Agenzia.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: ESITO DOMANDA
Per ogni domanda, il sistema dell’Agenzia effettuerà delle verifiche e rilascerà delle ricevute al soggetto che ha trasmesso l’istanza. In particolare, in caso di esito positivo, le Entrate comunicheranno l’avvenuto mandato di pagamento del contributo (o il riconoscimento dello stesso come credito d’imposta nel caso di tale scelta) nell’apposita area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” – sezione “Contributo a fondo perduto – Consultazione esito”, accessibile al soggetto richiedente o al suo intermediario delegato.
CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO: COME SI CALCOLA?
L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2020 e l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi 2019 secondo questo schema riassuntivo:
È comunque garantito un contributo minimo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo del contributo riconosciuto non può in ogni caso superare 150.000 euro.
Il nuovo contributo a fondo perduto, come i precedenti bonus, è escluso da tassazione sia per quanto riguarda le imposte sui redditi sia per l’Irap e non incide sul calcolo del rapporto per la deducibilità delle spese e degli altri componenti negativi di reddito, compresi gli interessi passivi.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO: I MODULI
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