“Certo che arriva! Dal primo luglio, 250 euro al mese con una maggiorazione per i disabili”. Queste le parole pronunciate dal premier Mario Draghi a proposito dell’Assegno unico e universale per i figli, venerdì, rivolgendosi ai giornalisti che durante la conferenza stampa lo invitavano a dare conferma del provvedimento. Sì perchè l’impegno del Governo – preso dall’ultima legge di Bilancio – è di farlo partire dal 1° luglio, ma i tempi di approvazione della legge non si annunciano brevi, come anche spiegato da TuttoLavoro24.it in una news di qualche giorno fa (per approfondire clicca qui).
Intanto alle incertezze sulle tempistiche di approvazione si aggiungono quelle sull’importo. Non sarà per tutti 250 euro mensili per figlio.
A farcelo sapere è il quotidiano la Repubblica in edicola oggi che prende a riferimento approfondimenti di esperti:
“Secondo uno studio elaborato da Arel, Fondazione E. Gorrieri e Alleanza per l’infanzia presentato giovedì individua in 7,63 milioni le famiglie coinvolte – il 6% in più degli attuali beneficiari degli aiuti – pari a 28 milioni di persone, quasi la metà della popolazione residente in Italia. Data una torta di 20 miliardi – 14 dal riordino delle agevolazioni esistenti e 6 di risorse fresche – e ipotizzando una moderata selettività, l’80% delle famiglie italiane prenderebbe 161 euro al mese per ogni figlio under 21. Questo perchè 8 famiglie su 10 hanno un’Isee sotto i 30 mila euro. A partire da questa soglia, l’assegno decresce“.
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