L’Aula del Senato ha approvato il disegno di legge sull’Assegno unico e universale a sostegno dei figli a carico. Si tratta di 250 euro per ogni figlio fino a 21 anni di età.
“Oggi è un giorno buono per l’Italia“, il “primo passo di una riforma storica” con l’arrivo di “un provvedimento importante perché inizia un tempo nuovo, del futuro, della ripartenza“. Così il ministro della Famiglia Elena Bonetti nel suo discorso iniziale all’Aula.
Il provvedimento approvato è una legge delega contentente il Family Act che poi dovrà essere trasposto in decreto legislativo entro giugno per iniziare a erogare l’Assegno sin dal 1° luglio 2021, così come anticipato dal Governo.
Nel dibattito dell’aula sono stati messi in luce alcune aspetti controversi della normativa, anche dai senatori che hanno sostenuto la normativa votando a favore: la legge delega ha ottenuto la “quasi unanimità” con soli 4 astenuti.
E’ figlio della “politica assistenzialista” ha sostenuto i senatori della Lega, non “vogliamo vedere le famiglie col cappello in mano” a chiedere queste forme di tutele.
Ma l’attacco più duro è venuto dai banchi di Forza Italia dove il senatore Emilio Floris che nel suo intervento ha sottolineato come in realtà l’assegno universale “non sarà universale”.
“Sappiamo bene – ha proseguito – che non sarà così, non tutte le famiglie riceveranno i 250 euro a figlio anzi molte famiglie riceveranno poche decine di euro, molte altre riceveranno meno di quello che ricevono oggi con i vari bonus che saranno assorbiti dall’assegno unico”.
Infine molti parlamentari hanno auspicato che nell’attuazione della riforma non sarà messo al centro l’ISEE che in molti casi non tengono conto di alcuni componenti dei carichi di costo familiare.
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